«Perché scrivi solo cose tristi? - Perché quando sono felice esco.» (Luigi Tenco)
IL PROGETTO
La canzone d’autore italiana non ha una data di origine. Certamente esisteva da prima degli anni ‘60, si pensi ad esempio ad un brano come “Vecchio Frac” di Domenico Modugno, datato 1955. Tuttavia è l’interesse dell’industria discografica per la figura del cantautore che ha contribuito a ritagliare in maniera più netta i contorni estetici e sociali della canzone d’autore. La parola cantautore fu usata per la prima volta nell’ambito della RCA da Ennio Melis e Vincenzo Micocci nel 1959 e sicuramente furono i successi dei cantautori della così detta scuola genovese (Bindi, Tenco, Paoli, Lauzi, De André) a creare un’attenzione di massa per la canzone d’autore. Indicarne precisamente la ragione è difficile, sicuramente i tempi erano favorevoli ad una forma di arte popolare impegnata, capace di portare in musica tematiche distanti dalla impalpabile leggerezza delle canzonette commerciali. Alla fine la cifra stilistica della canzone d’autore è tutta qui, nella forza poetica dei testi e nella loro inestricabile unità con la musica.
Se anche è vero che cantautori di ogni genere hanno caratterizzato anche gli anni ‘70, ‘80, ‘90 e oltre, è innegabile che il peso specifico esercitato dai primi cantautori non è paragonabile con quello degli epigoni.
Col progetto CANTIDAUTORE vogliamo celebrare alcune di quelle canzoni finite nella memoria collettiva degli italiani, non solo di quelli che le amarono in quegli anni lontani, ma anche delle generazioni seguenti e persino di molti giovani di oggi, che grazie alla radio o ai dischi dei genitori riscoprono quei brani e se ne innammorano.
Vogliamo celebrare quelle canzoni con rispetto, ma senza rinunciare alla nostra sensibilità artistica, che ci ha portato a riarrangiare i brani e ad adattarli ad una strumentazione molto minimale (voce, chitarra e sax). Insomma un vestito essenziale di fattura moderna, che riteniamo assolutamente idoneo a valorizzare parole, melodie ed armonia, molto lontano da alcuni arrangiamenti pomposi e ridondanti che si usavano negli anni '60 e '70.
Infine questa rivisitazione è presentata al pubblico sotto la forma di recital, perché i protagonisti della canzone d’autore vanno anche raccontati e contestualizzati.
Cantidautore è dunque un tentativo di infondere ulteriore linfa vitale a canzoni che già vivono di vita propria e ad autori che già fanno arte della storia della musica italiana.